Monthly Archives: Giugno 2017
Pd e MDP (di nuovo assente) votano si al CETA con Forza Italia… e contro l’Italia
Nonostante il presidio imponente convocato in soli tre giorni in piazza del Pantheon a Roma, in occasione del voto sul CETA in commissione Affari esteri del Senato, PD e MDP non ascoltano associazioni, categorie e sindacati e danno il primo via libera al trattato tossico. I senatori del Pd e di MDP Articolo 1, di […]
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29.06 La produzione del Cibo: alternative sostenibili
Il comitato STOP-TTIP Milano organizza tre incontri in vista del G7 Agricoltura, che si terrà il 14 e 15 Ottobre a Bergamo.
giovedì 29 Giugno ore 19 c/o Ri-Make in Via Astesani 47 – Milano
Affori FN(M3) . Bus 70
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Produrre “fuori mercato” – Gigi Malabarba ( Rimaflow)
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Il CETA è già al Senato: per l’estate pesticidi ed OGM per tutti? – Comitato STOP-TTIP Milano
Aperitivo Popolare a cura di Ri-Make
Siamo indotti a mangiare cibo standardizzato, sempre più spesso prodotto a scapito dei diritti del lavoro e della salute, con l’utilizzo massivo di fertilizzanti e pesticidi chimici che inquinano l’ambiente e distruggono la normale fertilità dei terreni.
Questa è la conseguenza del mercato mondiale del cibo dominato dalle multinazionali dell’agrobusiness, che obbediscono solo alla legge del massimo profitto, incuranti delle conseguenze sull’uomo e sulla natura:
insicurezza alimentare, desertificazione e deforestazione, aggressione alla biodiversità, inquinamento, alterazioni climatiche, spreco di quantità di cibo che potrebbero alimentare una volta e mezzo gli abitanti del pianeta.
La Rete per l’alternativa al G7 si propone di attivare reti che abbiano a fondamento la sovranità alimentare, riconnettendole buone pratiche già attive a livello locale ad una riflessione politica più ampia, per mostrare la validità della loro alternativa possibile e praticabile al modello dominante ed anche per evitare che queste pratiche dal basso vengano acquisite nella narrazione ingannevole del G7, che potrebbe trasformarle in una sorta di foglia di fico ad esso funzionale.
NOI al CETA gliele cantiamo
domani, martedì 27 giugno, a Roma h 10 in piazza del Pantheon porta tutto ciò che fa rumore (fischietti, trombette, piattini, tamburelli) e chiediamo ai senatori di non ratificare il trattato CETA tra Europa e Canada Dalle 12, per chi è lontano, mailbombing e tweetstorm Il presidio è promosso da Coldiretti, Cgil, Arci, Legambiente, Greenpeace, […]
Urgente: scriviamo al presidente Mattarella di rinviare il voto sul CETA
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, può esercitare quel ruolo di garanzia necessario allo svolgimento di un processo democratico pienamente inclusivo e rispettoso delle istanze provenienti dalla cittadinanza. Chiediamogli con una lettera di sollecitare il Senato a rinviare il voto sul CETA, che dovrebbe tenersi domani. L’indirizzo per inviare i messaggi è a questo […]
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Oggi al via le audizioni #StopCETA in Senato. Coldiretti, Cgil, ambientalisti e consumatori scrivono a tutti i parlamentari: fermate la ratifica
Una Lettera_ ai Parlamentari italiani per chiedere loro di fermare la ratifica del CETA e di esaminare bene gli impatti del trattato e dire “no” a ragion veduta, senza forzare la volontà parlamentare. Un libro bianco nel quale si chiarisce che un commercio davvero libero e giusto per tutti non si raggiunge con il CETA, ma con […]
Ombrina Mare, causa multimilionaria all’Italia: la lettera di Stop TTIP al Ministro Calenda — Stop TTIP Italia
Decine di milioni di euro di compensazione: è questa la richiesta della società energetica Rockhopper inserita nella denuncia contro il Governo italiano depositata all’arbitrato ISDS sul caso Ombrina Mare. Danni per mancati profitti, dopo la decisione del Ministro Carlo Calenda di non rinnovare la concessione produttiva per la piattaforma in Adriatico. Un’ulteriore evidenza come gli […]
Trump o Trudeau? Parliamone al G7 Ambiente di Bologna
In un mondo ideale, gli accordi internazionali potrebbero rafforzare enormemente il campo della protezione ambientale e della tutela dei diritti, garantendo un miglioramento della vita delle persone e dell’economia dei Paesi coinvolti, contribuendo ad elevare gli standard nei paesi meno virtuosi e a fissare regole comuni e vincolanti, capaci di garantire più saldamente la salute
Ma oggi è del tutto evidente quanto siamo lontani da questo scenario. […]
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