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sabato 29.09 ore 13 Affida il tuo futuro alla RUOTA DELLA SFIGA!

Con i trattati di libero scambio che la UE sta discutendo in questi mesi (https://stop-ttip-italia.net/2018/09/20/brutti-fratelli-del-ceta-333/) i parlamenti nazionali cedono la loro autonomia al mercato, regalando a multinazionali e aziende straniere un enorme potere nell’influenzare le scelte legislative in tema di salute, ambiente e diritti del lavoro.

Il Comitato Stop TTIP invita le cittadine e i cittadini a prendere atto di tutto questo attraverso un’operazione di trasparenza: abbandoniamo la nostra vecchia cittadinanza e abbracciamo una nuova e più realistica “cittadinanza finanziaria”, collegata a una delle tante società private che in futuro decideranno il nostro futuro.

Visto che non avremo voce in capitolo in nessuna delle scelte future, però, ci sembra giusto che anche questa prima importantissima scelta si affidata a qualcosa che non possiamo controllare. Deciderà per noi la RUOTA DELLA SFIGA, grazie alla quale sarà possibile assegnare la cittadinanza.

Tutti i partecipanti riceveranno poi un passaporto multinazionale che attesta la loro nuova appartenenza e dei gadget gentilmente offerti dalle multinazionali che si stanno candidando a governare (nell’ombra) il nostro futuro.

L’appuntamento è per sabato 29 settembre alle 13:00 a RiMaflow, nel corso dell’assemblea nazionale di Fuori Mercato.

Come raggiungerci

Via Giovanni Boccaccio, 1, 20090 Trezzano sul Naviglio MI

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29.06 La produzione del Cibo: alternative sostenibili

Il comitato STOP-TTIP Milano organizza tre incontri in vista del G7 Agricoltura, che si terrà il 14 e 15 Ottobre a Bergamo.

giovedì 29 Giugno ore 19 c/o Ri-Make in Via Astesani 47 – Milano

Affori FN(M3) . Bus 70

  • Produrre “fuori mercato” – Gigi Malabarba ( Rimaflow)

  • Il CETA è già al Senato: per l’estate pesticidi ed OGM per tutti? – Comitato STOP-TTIP Milano

Aperitivo Popolare a cura di Ri-Make

Alternative Sostenibili alla produzione del CIbo -29 Giugno 2017

Siamo indotti a mangiare cibo standardizzato, sempre più spesso prodotto a scapito dei diritti del lavoro e della salute, con l’utilizzo massivo di fertilizzanti e pesticidi chimici che inquinano l’ambiente e distruggono la normale fertilità dei terreni.
Questa è la conseguenza del mercato mondiale del cibo dominato dalle multinazionali dell’agrobusiness, che obbediscono solo alla legge del massimo profitto, incuranti delle conseguenze sull’uomo e sulla natura:
insicurezza alimentare, desertificazione e deforestazione, aggressione alla biodiversità, inquinamento, alterazioni climatiche, spreco di quantità di cibo che potrebbero alimentare una volta e mezzo gli abitanti del pianeta.

La Rete per l’alternativa al G7 si propone di attivare reti che abbiano a fondamento la sovranità alimentare, riconnettendole buone pratiche già attive a livello locale ad una riflessione politica più ampia, per mostrare la validità della loro alternativa possibile e praticabile al modello dominante ed anche per evitare che queste pratiche dal basso vengano acquisite nella narrazione ingannevole del G7, che potrebbe trasformarle in una sorta di foglia di fico ad esso funzionale.